domenica, novembre 12, 2006

XIIII LA TEMPERANZA






La temperanza di Torino


Come afferma la dottoressa Guðrún Halldórsdóttir, il reperto metterebbe nuova luce sui costumi sessuali del ventesimo secolo. La Halldórsdóttir, direttrice dell’Istituto di Antropologia di Reykjavík, sostiene infatti che l’immagine cartacea trovata nel sotterraneo di un tempio religioso sarebbe appartenuta ad un sacerdote. Questo, continua la dottoressa, potrebbe significare che la fanciulla ritratta stia compiendo un atto rituale legato al culto.
L’immagine, trovata dall’equipe dell’antropologo sloveno Milan Vodlan nel sito archeologico dell’antica Torino, è l’unico documento perfettamente intatto del periodo prebellico. Si pensa che l’immagine cartacea fosse allora largamente usata. Si tratta di fogli di carta bianca su cui venivano disposte macchie d’inchiostro in modo incredibilmente nitido. Una specie di olografia a due dimensioni, di tipo più o meno dettagliato.
L’immagine trovata a Torino, battezzata dagli studiosi come La temperanza, mostra una fanciulla bionda in primo piano, col petto nudo. Regge due membri maschili, uno per mano. A sinistra il membro è di pelle nera, un’antica razza probabilmente stanziata in Africa. Il secondo uomo, come la donna, sembrano di etnia indo-europea, ma gli studi sono ancora in una fase iniziale quindi è difficile essere più precisi. L’immagine mostra l’istante di un’eiaculazione contemporanea dei due membri, sul volto segnato della fanciulla.
La dottoressa Guðrún Halldórsdóttir suggerisce che gli antichi a cavallo del secondo millennio potrebbero aver introdotto una specie di ristrettezza sessuale onde contrastare il problema demografico. Quindi, afferma la Halldórsdóttir, i rapporti sessuali sarebbero stati in prevalenza orali, in modo da evitare spiacevoli gravidanze e contenere lo spiacevole incremento delle nascite che, come dimostra lo studio condotto dal sociologo James Gallo, era un problema di dimensioni catastrofiche. Quindi si potrebbe pensare che i sacerdoti del tempo usassero simili immagini cartacee per catechizzare la popolazione ad un senso di cooperazione comune, nel caso specifico abbassare il tasso di natalità.
La signora Halldórsdóttir, mette però le mani avanti. Questa è solo una teoria, dice, e gli studi sono appena cominciati. Si potranno comunque dare risposte più sicure già nei prossimi mesi. Per il momento, conclude la dottoressa, limitiamoci a fare un encomio alle donne del ventesimo secolo, sicuramente costrette ad una frugalità sessuale ai limiti del fanatismo.

Racconto di Cristiano della Bella.